martedì 25 ottobre 2011

cambiando il punto di vista ...

 ...il risultato non cambia.

"cosa ne pensi della luna?" domandai a Tony.
"merda," Tony disse.
"si," disse Indian Mike, "uno ch'è stronzo su 'sta terra, stronzo è anche sulla luna, nessuna differenza."

(Storie di Ordinaria Follia, Charles Bukowski)

venerdì 23 settembre 2011

Etcì-tazionismo

Sono stanca di leggere le frasi filosofiche stra-riciclate su Facebook. Sono sempre le stesse, quasi sempre uguali, a volte stravolte, magari con la foto di fianco cambiata. Stesse facce, stesse parole. E siamo tutti identici gli uni agli altri. Gli arditi poetismi di Grey's Anatomy e Fabio Volo si sprecano. Per non parlare delle citazioni improbabili di libri mai letti. Belli, per carità, nevvero? Ma apprezzabili solo da chi è ugualmente citazionista per mestiere. Perchè se poi cambiamo fidanzato dobbiamo andarci a vedere un altro telefilm, altrimenti rischiamo di ripetere le stesse frasi a persone diverse. E poi ci si incazza se si viene chiamate col nome di una ex.
Possibile mai che abbiamo sempre bisogno di copiare le parole degli altri? 
Non c'è nessuno che sappia mettere vicine quattro parole sulla vita, l'amore e le vacche?
(n.b. E' il titolo di un film! Non mi aspetto che qualcuno produca filosofismi sulle mucche!)
Basta solo spremersi un pò.
D'altronde, a proposito di spremersi, proprio stamattina ho scoperto che un adolescenzialmente infatuato Willwoosh scriveva in gioventù (si spera!) che "I baci sono dolci e senza zucchero" vergognandosene a morte...un pò come dire che "Le flatulenze sono odorose e senza profumo". C'è forse della poesia in tutto questo? Io dico di si. Ovviamente mi riferisco alla prima frase, ma se qualcuno vuole usare la seconda per farci un link su Fb e dedicarlo a un altrettanto poetico amico si accomodi pure!

P.S.
Per gli incurabili di citazionismo-mania che se ne fregheranno altamente di quello che ho scritto:
In fondo, voglio bene anche a voi.


mercoledì 24 agosto 2011

Shall we liquefy?

Shall we liquefy
Oh you and I
And mingle in the stream? 
Shall we liquefy
Oh you and I
And vanish into the sea? 
(The Servant - Liquefy)

TRAD: Vogliamo liquefarci 
             Oh tu ed io
             E mischiarci al ruscello?
            
Vogliamo liquefarci 
             Oh tu ed io
             E svanire nel mare?

Qualcuno lassù, molto in alto, deve avervi ascoltato e deve avere stranamente deciso di volervi accontentare in questa vostra stupida richiesta, perchè io mi sto letteralmente liquefacendo e sono abbastanza sicura che non stia accadendo perchè sono preda di un folle sentimento d'amore!!!
Così, mentre ascolto la vostra canzone e vi odio con tutto il cuore (ma senza sforzarmi troppo perchè altrimenti comincia a sudarmi anche il cervello), lascio che la fronte mi si imperli e i neuroni mi si impirlino (neo-illogismo) definitivamente.
Mi chiedo perchè mi ostino a stare davanti al Mac che emana tanto di quel Calore che persino Emma Marrone direbbe "Ok, voglio calore, ma ora ci hai rotto!" e lo scaldabagno mi chiederebbe di andare in vacanza in Lapponia (se entrambi potessero parlare come le persone normali).
E se invece fosse solo un diabolico piano per far provare a tutti le gioie (?!) della menopausa?


lunedì 1 agosto 2011

Sucker Punch, colpo all'improvviso...ve l'aspettavate?

E' cominciato tutto così, con una recensione...
Sucker Punch, l'ultimo colpo cinematografico di Zack Snyder
"Close your eyes. Open your mind. You will be unprepared"
Dove la realtà finisce e fallisce, un sogno può anche aiutarti a salvare letteralmente la vita di chi ami.
A me questo film è piaciuto. Sarà che cerco sempre un escamotage per scappare da una realtà che a volte proprio non mi piace...sarà che c'è una forza fluida che ti trascina per tutta la durata della vicenda...sarà che sono sciroccata almeno quanto Snyder.

Ma, aldilà del pippone pubblicitario, sarà anche che, a un certo punto, bisogna che io cominci a pubblicizzare i parti della mia mente, altrimenti restano solo razdeganiani fatti miei.
Per questo motivo...
...leggete la mia recensione su Solo chiacchiere senza distintivo!

mercoledì 27 luglio 2011

Voglio rinascere fenice

C'è qualcosa di molto comodo e di estremamente malato nell'avere un blog.
Il fatto di poter scrivere come e quando mi pare. Di poter decidere di sparire senza senza dover avvisare nessuno, senza dover fare telefonate di cortesia per informare che sono ancora viva, senza che nessuno mi possa rimproverare di non essermi fatta sentire o mi possa accusare di aver fatto "i soldi".
E, fondamentalmente, senza che ad alcuno importi qualcosa se mangio e dormo come sempre oppure se sono rinchiusa in fondo al pozzo con Samara.
Comodo e malato, appunto.
Ma quando si riprende a scrivere poi, oh quando si riprende a scrivere...c'è tutto un mondo che ti spalanca le porte (scusate, tiro un calcio in bocca a Samara e risalgo dal pozzo), l'universo si rimette in moto (no, non mi girano le galassie, per ora) e tutto il dissipato riconverge nel suo luogo d'origine (la X indica il punto dove scavare, elementare Indiana).
Lo strumento del prodigio è, ancora una volta, la parola.
Voglio rinascere fenice.
(e felice)

martedì 11 gennaio 2011

No no, ma per carità, stai bene! Non ho per niente vergogna ad andare in giro con te!

L’inverno è una strana stagione perché, se è vero che molti animali vanno in letargo e quindi si nascondono nelle loro tane e grotticelle varie, è altrettanto vero che ben altri (e più preoccupanti) animali decidono di far capolino dai loro nascondigli e mostrarsi in tutta la loro bizzarria. Così d’inverno vi può capitare di aspettare sotto al palazzo che scenda la vostra amica e, proprio mentre siete lì che vi fregate le mani alitandoci su per riscaldarle, potreste rimanere a bocca aperta, incuranti del fatto che vi si sta ghiacciando la lingua, semplicemente perché ha addosso uno di quei meravigliosi paraorecchie pelosi che fanno prurito solo a guardarli. Ma aspettate ancora un po’ a chiudere la bocca, altrimenti dovrete riaprirla quando vedrete gli stivali modello eschimese che calza ai piedi chiedendovi seriamente se non sia forse il caso di mettere in salvo i vostri peluches per salvarli da questa moderna Crudelia DeMon ecologista. Per non parlare poi di quegli adorabili copricapo dalla forma “parallelepipeda” con le appendici che si calano sulle orecchie o si possono semplicemente portare abbottonate in alto per l’uomo duro che non teme i rigori del freddo glaciale. Ma vogliamo parlare del modello pinguino-fagotto? Uomo o donna che sia, non importa, anche perché, sotto tutta quella roba, è impossibile capire chi si nasconda. Sciarpa e cappello sono una cosa: due immense fauci che si chiudono, lasciando solo un piccolo spiraglio per le narici. E i guanti con i pon pon che non possono assolutamente mancare. Quest’anno, poi, sembra essere tornato di moda (riesumato) il tipico scialle della nonna freddolosa (riesumata anche lei per l’occasione) che si cala sulle spalle e può intelligentemente essere portato anche sul cappotto o usato come ferma-braccia per imitare la posizione mummificata della suddetta nonna freddolosa.
Ma io non provo alcuna vergogna nel passeggiare al fianco di queste persone, anche perché io ho questo:
 

e, male che vada, mi ci posso sempre nascondere dentro la faccia…

mercoledì 15 dicembre 2010

I have a dream

La scorsa notte ho fatto un sogno…

Vi è mai capitato di sognare qualcuno che vorreste vedere da tempo, qualcuno che vi manca, qualcuno a cui vorreste fare qualcosa che nella realtà non potete fare perché correte il rischio che se vi beccano andate in galera, qualcuno che vi ossessiona, qualcuno di importante, qualcuno di un po’ meno importante, qualcuno insomma?

E non vi siete mai chiesti: chissà se, mentre io sto sognando questo qualcuno, nello stesso preciso medesimo esatto istante, questo fantomatico qualcuno sta sognando me a sua volta?

Uhm, no…dubito che Colin Farrell abbia sognato me l’altra notte…